La FASD non è una condanna

Molte nostre famiglie provenienti da tutto il centro-nord si sono incontrate per trascorrere una giornata insieme. Semplicemente insieme in cui la FASD era presente, ma in secondo piano. In primo piano c’erano sorrisi, chiacchiere e risate di bimbi che giocano e adulti che scherzano.

Il peso della FASD si è fatto più leggero nello stare insieme, nel riconoscersi, nel non dover cercare di spiegare a qualcuno che molto spesso non vuole nemmeno capire.

In queste foto risulta chiaro quanto vitale sia avere una diagnosi che diviene dunque punto di partenza e non di arrivo e quale sia l’eterogeneità della FASD, delle sue manifestazioni e però anche come si possa vivere e non solo sopravvivere.